Spreco energetico

Il problema dello spreco riguarda non solo l’alimentazione, ma tutto ciò che ci permette di vivere, energia compresa. Oggi ognuno di noi può affrontare il problema dello spreco energetico in maniera intelligente, cercando di preservare un ambiente vivibile per le generazioni future. Bisogna semplicemente mettere in pratica delle best practice, che non prevedono nessun esborso economico. Si tratta di piccoli accorgimenti che sono in grado di limitare gli sprechi e far diminuire, contemporaneamente, i costi delle bollette. Si stima che mediamente consumiamo gran parte dell’elettricità per il riscaldamento; il 25% per acqua calda; 11% per gli elettrodomestici; il resto per cucinare. Come possiamo ridurre gli sprechi e limitare i consumi?

Spreco energetico

Lo spreco casalingo

Abbiamo visto che è il riscaldamento la voce che incide maggiormente sul consumo di energia. Un primo passo verso un consumo intelligente è, ad esempio, mantenere una temperatura media pari ai 18 – 20 gradi di giorno. Considerate che ogni grado aggiunto consuma il 7% di energia in più. Se possibile bisogna azionare un timer per programmare il funzionamento solo in determinate ore della giornata e sfruttare il calore immagazzinato dai muri. Stesso accorgimento vale durante la stagione estiva, cercando di impostare il condizionatore ad una temperatura che non si differenzi da quella esterna per più di 6-7 gradi. Importante, inoltre, non aprire le finestre poichè lo sbalzo di temperatura aumenta i consumi e quindi gli sprechi. Piccoli accorgimenti anti spreco energetico valgono, poi, per tutti gli elettrodomestici in casa: dal frgiorifero alla lavatrice; dal forno alla lavastoviglie, passando per Tv, Hi-Fi e computer. Elettrodomestici in classe A permettono consumi maggiormente contenuti; il funzionamento degli stessi in alcuni orari della giornata sono meno dispendiosi; spegnere le spie luminose dei nostri televisori, stereo e piccoli elettrodomestici impediscono gran parte dello spreco energetico. Infine anche uno sguardo all’arredamento degli interni può risultare un utile modo per cbtrastare lo spreco. Così, ad esempio, i tappeti possono mantenere una stanza più calda; delle tende chiare ma non leggere consentono alla luce di entrare ma non disperdono il calore; alcune piante possono favorire il riciclo di aria.

Lo spreco energetico per le vie dello shopping

E’ di questi giorni la notizia che il Comune di Milano stia facendo dei controlli tra le vie dello shopping per controllare che non vi siano fuoriuscite di aria fredda dai negozi, che potrebbe comportare un aumento del consumo di energia elettrica pari al 25%. Così Palazzo Marino suggerisce ai negozianti di tenere le porte chiuse, anzichè spalancate per invogliare agli acquisti. Presto sarà orgnizzato un tavolo di confronto con le associazioni dei commercianti e ambientaliste per verificare l’efficacia delle “lame d’aria”, ovvero quei getti di aria fredda o calda (a seconda delle stagioni) che funzionerebero da barriera contrro la dispersione, ma al contempo aumenterebbero il consumo di energia del 25%. Purtroppo la prassi delle porte spalancate è molto diffusa, almeno 4 su 5 gli esercizi che utilizzano questa modalità per la promozione. Il comune sta studiando la possibilità di incentivi a chi segue una buona prassi in termini ambientalisti e anti spreco; resta aperto il confronto con i commercianti, nell’ottica di una sensibilizzazione alla lotta contro lo spreco energetico.