• La povertà estrema o povertà assoluta è la più dura condizione di povertà, nella quale non si dispone – o si dispone con grande difficoltà o intermittenza – delle primarie risorse per il sostentamento umano, come l’acqua, il cibo, il vestiario e l’abitazione.
  • La povertà relativa è un parametro che esprime la difficoltà economiche nella fruizione di beni e servizi, riferita a persone o ad aree geografiche, in rapporto al livello economico medio di vita dell’ambiente o della nazione.

Nel 2014, 4 milioni 102 mila persone si sono trovate in condizione di povertà assoluta, pari al 6,8% della popolazione residente.

Nello stresso anno, la povertà relativa ha coinvolto il 10,3% delle famiglie e il 12,9% delle persone residenti.

Nell’anno di Expo, in cui il legame tra la città di Milano e il cibo è stato sotto i riflettori, L’Opera San Francesco, ente gestito da frati cappuccini e mensa più grande del capoluogo lombardo, ha fornito oltre 869 mila pasti caldi ai più bisognosi.

Anche un Paese apparentemente benestante come il nostro, ha enormi sacche di povertà che si concentrano nelle maggiori città e che non colpiscono solo la parte di popolazione straniera.

Senza titolo

fonte: “Food Poverty Food Bank” di Rovati, Pesenti