Spreco: 1.3 miliardi di tonnellate sprecate anche nel 2016
Secondo i dati della Fao, anche quest’anno ci avviamo a sprecare nel mondo circa 1.3 miliardi di tonnellate in agricoltura.
Tra le eccedenze e lo spreco di frutta e verdura, si consumano inutilmente anche tonnellate di semi, di terra, di acqua, di lavoro e di energia. Perché anche per sprecarla, bisogna prima coltivarla.
Lo spreco non riguarda la sola fase di produzione, avviene in tutta la catena: produzione, coltivazione, consegna, inscatolamento, vendita all’ingrosso, vendita al dettaglio e infine nel consumo familiare.
Se ogni anello della catena funzionasse e se ci fosse una maggiore organizzazione, sarebbe possibile dare nuova vita allo spreco e si riuscirebbe a garantire un’adeguata sussistenza a quei 900 milioni di persone che, ancora oggi, muoiono di fame.
Se, a livello mondiale, si considera lo spreco una è problematica propria dei paesi più industrializzati, i più alti livelli di povertà si registrano, invece, nei paesi non sviluppati o in via di sviluppo.
Attivare una rete che riesca a ridistribuire in modo equo le risorse sembra quasi impossibile – troppo costoso ed antieconomico per la logica occidentale.
Questa situazione è analizzata nel dettaglio da IIDS, International Insitute of Sustainaible Developement, una delle istituzioni non profit più autorevoli del mondo sul tema della sostenibilità.
Con la propria tesi sui tentativi di riduzione dello spreco (testo integrale: http://ow.ly/aaCV303BvGA)
l’organizzazione invita investitori o governi a cercare di migliorare le pratiche per ridurre gli sprechi attraverso un miglior sistema di conservazione e una continua promozione di campagne di sensibilizzazione. Esorta anche la stessa comunità a raccogliere il prodotto sprecato e a reinventare lo spreco – ad esempio, iniziando ad utilizzare il biofuel come risorsa combustibile.
A tal proposito, Agricola Pro Bono, nella piccola realtà milanese ha fatto tanto.
Grazie ai nostri amici agricoltori e al nostro campo coltivato di Villaguardia, abbiamo raccolto quasi 10 tonnellate di frutta e verdura, distribuite alle principali mense dei poveri di Milano.
Un buon raccolto… non sprecato!