Il compostaggio domestico è realizzato grazie agli scarti alimentari, lasciando che la natura faccia il suo dovere, ossia riciclare le sostanze organiche e restituirle alla terra in forma di humus. In questo modo è possibile gestire meglio i rifiuti alimentari, creandone meno e utilizzandoli in maniera costruttiva e positiva per l’ambiente.
Il composter
Utilizzare gli scarti alimentari nell’orto significa, in pratica, creare una piccola fabbrica biologica dove insetti, batteri e funghi convertono la sostanza organica in sali minerali, acqua e anidride carbonica. Serve molto spazio per il compostaggio domestico, tanto che non è possibile farlo in un appartamento. E’ necessario possedere un composter e posizionarlo in un angolo del giardino, o dell’orto; potrebbe essere sufficiente anche una buca nel terreno, ma necessita di uno spazio molto ampio. Il buon funzionamento di questa piccola azienda di batteri dipenderà da questi ultimi, che si esprimono in maniera diversa a seconda di determinate condizioni. Le materie prime del compost sono, come anticipato, gli scarti alimentari delle nostre tavole: bucce, fondi di caffè o tè, gusci di uova e avanzi in genere. Anche carta e cartone sono dei buoni coadiuvanti, così come gli scarti del giardino e delle potature facendo attenzione alle piante resistenti alla degradazione, come noce o castagno. Scelti gli ingredienti per un buon compostaggio, è bene assicurare che all’interno del composter vi sia una costante presenza di ossigeno: è opportuno favorire la porosità attraverso legno, paglia, foglie secche da alternare agli scarti alimentari, così da agevolare il ricambio dell’aria. Sarà comunque necessario un rivoltamento del contenuto di tanto in tanto. Circa 6 mesi dopo l’attivazione del processo, il contenuto del composter può essere utilizzato per fertilizzare il terreno prima della semina. Dopo 10 mesi il compost sarà maturo e si presenterà come un terriccio nero e soffice.
Le bucce di banana
Tra gli scarti alimentari da impiegare nel compostaggio, di particolare rilevanza sono le bucce di banana, ricche di sostanze importanti per il benessere di suolo e piante: potassio, calcio, fosforo e sodio. Le banane biologiche sarebbero da preferire, per evitare di miscelare i oesticidi utilizzati per coltivare le banane stesse con le nostre piante delll’orto. Perchè facciano il loro dovere, è sufficiente inserirle nel composter, preferibilmente tagliate a pezzettini perchè inizi più in fretta il processo di degradazione. Le bucce di banana, inoltre, possono essere utilizzate in altri diversi modi. La parte esterna, ad esempio, è ottima per pulire le foglie: le rende brillanti donando loro nutrimento. Lasciare dei pezzi di buccia nel terreno sotto la pianta, tiene lontani parassiti come pulci o afidi. Si può, infine, sotterrare una buccia di banana tritata in uno strato di terreno, ricoprire con terra e poi seminare: in questo modo le giovani piantine avranno un nutrimento particolare per crescere forti e rigogliose.
Scarti alimentari, ed in particolare le bucce di banana, sono quindi ingredienti fondamentali per il corretto nutrimento del terreno. Un modo semplice e pratico per fare del bene all’ambiente, riducendo gli sprechi, e a noi stessi, utilizzando concimi interamente naturali per il notro orto.