Giovani europei a rischio povertà
Un ragazzo su quattro è a rischio povertà nel sud del continente. E’ questo l’allarme del Fondo monetario internazionale, secondo il quale i giovani europei sono a rischio povertà. Tra le generazioni più giovani vi è il 5% della ricchezza netta in Europa; la loro ricchezza media è paragonabile ad un decimo di quella di un gruppo di persone.
Prima della crisi economica che ha colpito il nostro paese la differenza nel tasso di povertà tra giovani e anziani era simile; oggi la minaccia è significativamente cresciuta a discapito dei giovani, gruppo anagrafico a maggior rischio di povertà. Questo perchè la crisi ha accentuato la disoccupazione giovanile amplificando la precarizzazione del lavoro. La precarietà ed il probelma del lavoro per i giovani sta aumentando a dismisura, raggiungendo proporzioni macroeconomiche. Ora che la ripresa economica sta migliorando e le opportunità di lavoro per i giovani europei crescono poco a poco, i governi dovrebbero dal canto loro fare di più per assicurare che i giovani non restino ulteriormente indietro rispetto al resto della popolazione.
E’ necessario facilitare l’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro, fornendo soprattutto agli imprenditori degli incentivi che li portino ad assumere dei giovani: ad esempio crediti fiscali per i salari più bassi oppure delle riduzionidel cuneo fiscale. Ovviamente perchè tutto funzioni è necessario anche migliorare le competenze dei giovani europei, investendo in formazione ed aggiornamento professionale e soprattutto in cooperazione tra aziende. Probabilmente durante la crisi i sistemi sociali hanno tutelato maggiormente gli anziani, mettendo da parte le problematiche dei giovani. In pratica durante la crisi è stato tutelato chi già in pensione, senza un reale contrasto alla disoccupazione e alla precarietà. Ecco perchè i giovani europei sono ancora oggi a rischio povertà, nonostante il periodo di crisi stia lentamente scemando.