Giornata mondiale dei poveri
Questo povero grida e il Signore lo ascolta. E’ questo il motto della II Giornata Mondiale dei Poveri che verrà celebrata domenica 18 novembre. E’ il messaggio lanciato da Papa Francesco affinchè la comunità tutta si senta toccata nel profondo da questo problema, così attuale quanto invisibile agli occhi di molti. Invisibile così come lo sono moltissimi di questi poveri, lasciati a vivere nella loro solitudine e nella loro indigenza, spesso perchè incapaci di chiedere aiuto.
Tutta la comunità è chiamata a ricnoscere il grido del povero, ad ascoltarlo e accoglierlo. Povertà nella maggior parte dei casi fa rima con fragilità ed è importante riuscire a vederla, poiché possiamo evitare che altri episodi simili possano ripetersi e protrarsi. oprattutto, tendendo una mano, si può regalare giorni migliori a chi annega in povertà e solitudine. Il vero problema oggi è la difficoltà dell’agire; mentre delegare è divenuto una abitudine.
Il Papa ha fortemente voluto questa giornata mondiale, perchè potesse scuotere gli animi di chi delega. Perchè è importante imparare ad ascoltare le grida silenziose del povero. Imparare a riconoscerlo, a vederlo. Spesso sono invisibili, anche se sono molti. Sono famiglie con più figli, con un capo famiglia precario, con una madre che combatte una malattia, sono le famiglie che si misurano con un handicap, vittime di dipendenze, le persone anziane, sole al mondo. Confrontarsi con chi è in uno stato di povertà non è semplice ma, come sostiene Papa francesco, è lo Spirito a suscitare gesti che siano segni di una risposta della vicinanza di Dio. L’invito di Francesco per la prossima Giornata mondiale dei Poveri è a fuggire da ogni protagonismo, perchè “il povero ha bisogno di quell’amore che sa nascondersi e dimenticare il bene fatto“. Messaggio perfettamente rispecchiato dal logo coniato per questa giornata: la porta del Signore aperta con lui che tende il braccio verso un povero che si presenta alla sua soglia.