RECUPERARE GLI SPRECHI POTREBBE SOSTITUIRE IL FABBISOGNO ALIMENTARE

Il WWF recita: “La crescita della popolazione umana ed i cambiamenti nei livelli di consumo previsti, associati all’incremento dell’urbanizzazione, conducono la FAO a stimare che il fabbisogno alimentare previsto per il 2050 richiederebbe un aumento nella produzione agricola del 70%. Eppure, si potrebbero coprire i 3/5 di tale aumento necessario nella produzione alimentare semplicemente smettendo di sprecare cibo! Ad oggi infatti, le perdite post-raccolto ammontano al 14% della produzione agricola totale, mentre un altro 15% è perso in fase di distribuzione e sotto forma di rifiuti domestici.”

Utilizzare gli sprechi.

Questo dovrebbe essere il mantra del futuro.Nel nostro piccolo possiamo dire che abbiamo- nell’anno 2018 -recuperato ben 40 tonnellate di frutta e verdura donandole alle mense dei poveri con il doppio beneficio di recuperare cibo che sarebbe andato perduto e fornito cibo a chi ne ha davvero bisogno.

Possiamo migliorare?

La risposta è si. Si può anzi si potrebbe. Le aziende che possono donare il loro surplus o gli agricoltori che possono regalare le eccedenze ci sono. E sono generose. Ma c’è il l problema della distribuzione.

Distribuire 40 tonnellate ha almeno bisogno di un camion e di una persona dedicata.Devi andare da chi produce, caricare il camion, andare alla mensa e scaricare.Se facessimo dieci volte tanto, potremmo trovare chi dona, ma avremmo spese impossibili da sostenere…Né puoi chiedere una mano a chi il prodotto te lo fornisce, né alle mense dei poveri.

Occorrono sponsorizzazioni di aziende e di privati.Ad oggi non siamo ancora riusciti…

Speriamo nel futuro.