NO ALLO SPRECO ALIMENTARE! – IN FRANCIA ORA E’ LEGGE.

Entra in vigore la legge che vuole combattere lo spreco alimentare obbligando i supermercati a donare il cibo invenduto.

La legge, arrivata all’Assemblea Nazionale a Dicembre 2015 ed approvata dal Senato il 4 febbraio 2016, si rivolge principalmente ai supermercati e alle loro derrate invendute – Ad essere coinvolti sono le strutture che appartengono alla grande distribuzione e che occupano una superficie superiore ai 400 mq. Queste sono obbligate, tramite la stesura di convenzioni ed accordi, a consegnare alle associazioni caritatevoli il cibo invenduto e prossimo alla data di preferibile consumazione, oppure a trasformare lo stesso in mangime per gli animali o ancora in compost.

Per garantire la completa conformità alle direttive sono previste sanzioni fino a 75mila euro di multa o due anni di reclusione.

La legge, di cui la Francia è promotrice europea, prevede inoltre la modifica delle normative sulla responsabilità dei produttori per i prodotti difettosi e percorsi di sensibilizzazione nel campo della responsabilità delle imprese e all’interno dell’attività scolastica.

E in Italia?

La Legge di Stabilità ha semplificato alcune delle procedure burocratiche per la donazione degli alimenti alle Onlus. Purtroppo la legge Spreco Zero, votata dall’Assemblea Nazionale il 21 Maggio 2015 è ancora in fase di esame al Senato.

La legge italiana mira ad adottare le linee guida francesi ma è accompagna da iniziative anti-spreco già attive sul territorio: la Campagna Spreco Zero 2016, per la conservazione del cibo come misura di prevenzione ed il progetto Family Bag, che mira a modificare le abitudini italiane al ristorante e che attualmente coinvolge 100 ristoranti in provincia di Padova.

Milano, città Expo 2015, insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente ha firmato la “Carta di Milano” documento simbolo dell’esposizione volto a formalizzare l’impegno della città alla lotta allo spreco alimentare.

Il tema, sempre un po’ nell’ombra, è tornato sotto i riflettori con l’evolversi della crisi economica globale. Questo non ha fatto che porre l’accento sui dati emersi dalle statistiche FAO: più di 800 milioni di persone muoiono di fame ma 1/3 di beni alimentari ancora commestibili è sprecato.