Scarti sociali per rigenerare il territorio

Un progetto che coinvolge “scarti sociali” ad ogni livello per intervenire sulle fragilità del territorio di Cremona e aiutare in maniera concreta le persone in difficoltà. E’ questo il progetto Rigenera della Cooperativa Nazareth, dove oltre agli ortaggi si coltivano persone.

Scarti sociali

La Cooperativa Nazareth dal 2001  svolge attività educative per minori e famiglie; nel 2013 diviene cooperativa sociale mista, inserendo fra le sue attività un settore produttivo nel campo dell’agricoltura sociale, in maniera tale da offrire maggiori risposte ai bisogni delle persone prese in carico. Il progetto che nasce, Rigenera, dona alle persone svantaggiate in carico a Nazareth la possibilità di riscattarsi intraprendendo un percorso lavorativo. Ciò significa che gli utenti di Nazareth possono sviluppare delle competenze lavorative reali, spendibili al di fuori di questa realtà protetta. La filiera del cibo solidale che genera questo progetto è lunga e molto interessante. Dalla coltivazione dell’orto, infatti, esce la materia prima venduta presso il mercato cittadino; oppure destinata alla lavorazione presso e vendita presso altre realtà coinvolte nella rete del progetto. Come il carcere di Cremona, dove i detenuti, in una vera e propria cucina industriale, lavorano la materia primaper realizzare conserve che saranno poi vendute in un negozio.  Oppure il Bon Bistrot, una realtà in cui persone con un disagio psichico hanno trovato  una famiglia, un lavoro e soprattutto nuovi amici. E’ qui che arrivano le pizze che sfornano di prima mattina i detenuti del carcere. E’ qui che le persone si rigenerano proprio grazie al contatto diretto e ai legami che si creano con le persone del territorio.

Scarti sociali

L’idea che sta alla base dell’intero progetto è quella dello scarto che rigenera territori e comunità. La terra dove viene coltivata la materia prima è, infatti, un ex campo di produzione di mais e biogas; il Bistrot è stato realizzato in un’ala di un caseggiato lasciato vuoto da una congregazione religiosa; migranti, detenuti, persone incapaci di autonomia su cui nessuno vorrebbe investire sono i protagonisti indiscussi dell’innovativo progetto; gli stessi animali della fattoria sono degli scarti, salvati da morte certa, che oggi si impegnano in attività di orto terapia per i bambini. Scarti materiali e sociali, quindi, che nel territorio di Cremona hanno contribuito a creare una filiera ecologica e solidale. Scarti sociali che rigenerano il territorio ed i legami dello stesso.