Junk food sulle tavole dei poveri
Un nuovo grande problema affligge le tavole dei poveri: il junk food. Se, infatti, fino a ieri l’unico problema era quello di trovare del cibo, oggi si deve lottare contro l’obesità che colpisce anche i paesi in cui in passato era la malnutrizione a farla da padrona.
Nel mondo circa 700 milioni di persone sono obese; 108 milioni sono bambini secondo quanto stabiliti dal The New England Journal of Medicine. In aumento soprattutto nei paesi in cui il junk food sta spopolando: prodotti ricchi di grassi, zuccheri e sale che conquistano soprattutto i bambini e che sono disponibili a prezzi totalmente accessibili. La conseguenza di questa spasmodica diffusione di cibo spazzatura è l’aumento del diabete e delle malattie cardiovascolari. I responsabili di questa inversione di rotta sono le multinazionali, che si addentrano nelle aree povere attirando soprattutto i più piccoli con cibo allettante ed invitante, colmo di grassi e zuccheri. Pollo fritto e cola diventano la soluzione economica migliore per un pasto decisamente calorico che porta gli avventori verso l’obesità. Utenti poveri, che vedono le loro tavole travolte da cibo estremamente economico quanto tremendamente dannoso per la salute. E’ la diretta conseguenza del fatto che, finalmente, possono permettersi del cibo: si sviluppa una naturale tendenza a consumarne troppo. Un esempio ne sono le Favelas di Fortaleza, nel nord del Brasile: qui negli ultimi 10 anni il numero degli obesi è aumentato del 20%; ogni anno viene diagnosticato il diabete di tipo 2 a 300 mila persone. Tutti sintomi della cattiva alimentazione e del sovrappeso che dilaga nelle favelas.
Non solo Brasile. Anche Cina e India registrano tra i 14 e i 15 milioni di bambini obesi. In Indonesia il tasso di obesità infantile è triplicato in 10 anni. Usa a parte, che mantiene il primato quanto a obesità, sono tutti paesi ad economia emergente quelli in cui si registrano i più alti tassi di obesità. Il junk food ha travolto le tavole dei poveri, accompagnandoli verso problemi di salute consistenti ed impattanti sulle comunità locali. L’aumento e la diffusione dei fast food è direttamente proporzionale all’aumento dell’obesità. Il legame tra basse condizioni economico-sociali e obesità è presente anche nel nostro paese, soprattutto nel Mezzogiorno. Si stima che un terzo della popolazione italiana sia sovrappeso; una persona su dieci è obesa; nel 6% dei casi l’eccesso di peso è causa di morte prematura.
Sono diversi gli studi che mettono in relazione junk food e povertà: uno stile di vita poco salubre, insieme con una alimentazione squilibrata, sono strettamente connessi a disagio sociale e povertà. Ed è proprio sulle tavole dei più poveri che prende piede il junk food.