Una vita senza plastica
L’Europa ha messo al bando la plastica monouso, chiedendo agli Stati membri di ridurre drasticamente, o eliminare del tutto, l’utilizzo di piatti, bicchieri, cannucce e posate di plastica. Non solo: anche poalloncini, cotton fioc e atrezzi da pesca in plastica. Per una nuova vita senza plastica monouso, inquinante.
L’Europa, dunque, mette il veto agli oggetti di plastica usa e getta, i quali sono responsabili dell’85% dell’inquinamento di oceani e spiagge di tutto il mondo. Tali oggetti, inoltre, di uso quotidiano ormai, disperdono nell’aria microplastica che raggiunge inevitabilmente persone e animali. Alcuni di questi prodotti sono esclusi in vi definitiva dal mercato europeo; altri, invece, saranno soggetti a misure e regole precise come ad esempio una etichetta che indichi gli effetti engativi della plastica in essi contenuti. Il divieto non riguarda, invece, tutti quegli oggetti per i quali non è prevista una alternativa: ad esempio salviette umidificate e assorbenti. In questi casi, almeno i loro packaging dovranno avere una etichetta specifica che indichi l’impatto negativo sull’ambiente.Non vietate anche le reti da pesca in plastica, che costituiscono almeno il 27% dell’inquinamento marino. I produttori di reti da pesca dovranno contribuire economicamente ai costi della raccolta di quelle abbandonate nei porti o in mare e il trasporto nei centri dove verranno trattate.
La misura segue quella del 2015 che prevedeva il divieto di utilizzo dei sacchetti di plastica e si inserisce in un disegno più ampio, ovvero quello della economia circolare approvato da Consiglio e Parlamento europeo che prevede anche la tassa sulla plastica per finanziare parte del prossimo bilancio dell’Unione. La norma in questione prevede anche il principio della responsabilità estesa al produttore. Questi ultimi dovranno contribuire a coprire i costi di gestione e pulizia dei rifiuti, ricevendo al contempo incentivi per sviluppare alternative meno inquinanti. Uno degli obiettivi UE entro il 2025 è la raccolta da parte degli Stati membri del 90% delle bottiglie di plastica. La direttiva UE porterà con sè diversi benefici, sia ambientali ma anche economici. Ad esempio si preverranno danni ambientali che consentiranno il risparmio di circa 6,5 miliardi di euro; eviteranno l’immissione di 3,4 milioni di tonnellate ci CO2 nell’atmosfera.