Pubblicato il piano contro la povertà 2018-2020
Il Piano contro la povertà previsto per il biennio 2018-2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale come allegato al decreto di riparto delle risorse riguardanti la quota servizi del Fondo Povertà. Per l’anno 2018 272 milioni di euro sono destinati all’attuazione dei livelli connessi al REI mentre 20 milioni sono destinati agli homeless e 5 milioni ai neomaggiorenni.
Il target di questo intervento politico è una quota di popolazione fra il 5 e l’8 per cento. La fascia di fragilità economica arriva al 10-15 per cento, mentre arriviamo al 20 per cento se parliamo di rischio di povertà. Obiettivo principale del Piano è un rafforzamento del servizio sociale professionale: si vuole arrivare ad avere un assistente sociale ogni 5 mila abitanti. E’ questo, infatti, il punto fondamentale attorno al quale ruota l’attivazione del Reddito di inclusione sociale. Non è sufficiente una implementazione delle risorse umane, quanto piuttosto una modifica delle pratiche di lavoro. La presenza di equipe multidisciplinari è fondamentale, laddove oggi è presente come modalità ordinaria di presa in carico soltanto in un quarto degli ambiti.
Gli interventi finanziabili sono ben delineati all’interno del Piano. Si parla, tra gli altri, di tirocini finalizzati di inclusione sociale, di autonomia dei cittadini coinvolti ed infine di riabilitazione. E’ previsto un sostegno socio educativo domiciliare nel quale anche la gestione delle spese familiari riceve un supporto da parte dei servizi sociali preposti. Vi sono poi servizi di sostegno alla genitorialità, servizi di mediazione familiare e culturale, servizi di pronto intervento sociale. In particolare è prevista l’attivazione del supporto alla genitorialità in quei nuclei familiari in cui è presente un minore nei primi mesi di vita.
Per quanto riguarda, invece, l’accesso al Reddito di inclusione (REI) l’obiettivo è quello di garantire un punto di accesso ogni 40 mila abitanti. Qualora ci fosse un comune con meno di 10 mila abitanti, sarà necessario un punto di acccesso ogni 20 mila abitanti. Nel caso, infine, di una città metropolitana l’obiettivo è fissato in un punto di accesso ogni 70 mila abitanti. A marzo 2018 soltanto il 60% degli ambiti aveva comunicato l’elenco dei punti di accesso, quando il termine ultimo era gennaio 2018. La differenza tra le regioni è comunque particolarmente evidente: in Molise ci sono 40 punti di accesso ogni 100 mila abitanti, in Lazio e Basilicata 3 ogni 100 mila abitanti.
Il Piano di contrasto alla povertà ruota, quindi, quasi essenzialmente attorno allo strumento individuato per supportare le famiglie in stato di povertà: il REI. Per tale strumento è prevista anche una banca dati che raccolga il numero di prestazioni erogate ma anche le valutazioni dei singoli interventi individualizzati che tendono alla inclusione sociale delle famiglie bisognose.