Un esperimento sociale contro la povertà
Per le strade di Milano si è svolto negli scorsi giorni un esperimento sociale che ha visto impegnato un bambino di 10 anni a cercare lavoro per sé, per sostenere la famiglia in difficoltà economica. Tra lo stupore delle persone che lo hanno incontrato, anche molta rabbia. Perchè non esiste che un minorenne debba cercare lavoro per aiutare la famiglia, invece che andare a scuola.
L’esperimento sociale è della Fondazione L’Albero della Vita, messo in atto per promuovere l’iniziativa #iodonofiducia, campagna di sensibilizzazione sul tema della povertà in Italia. Qui, infatti, 1 bambino su 8 vive in pvertà assoluta e l’ente ha voluto lanciare una provocazione sul web attraverso questo video. Il video parla di Matteo, 10 anni. Piuttosto che andare a scuola, è per strada alla ricerca di un lavoro per sè stesso, minorenne. Cerca lavoro perchè il padre, disoccupato da 5 mesi, si sta lasciando andare ed è sull’orlo di una depressione. Così Matteo ha deciso che vuole provare a dare una mano alla famiglia, lavorando.
Un’immagine, questa, che rispecchia la situazione attuale del nostro paese. Uno Stato in cui il 12,1% dei minorenni si trova in stato di povertà assoluta. Dato allarmante, visto che nel 2005 l’incidenza era del 3,9%. In questo stato delle cose, il reddito di inclusione non è di aiuto, poichè riesce a raggiungere una percentuale minima di questi bambini. I minori che vivono in una condizione di povertà assoluta, vengono spinti a svolgere ruoli da adulti fin da piccolissimi, con conseguenze nefaste durature. La povertà infantile è un fenomeno che abbraccia diverse dimensioni e sempre si traduce nel mancato accesso dei bambini ad opportunità importanti per la loro crescita, espondendoli da adulti a processi di esclusioni.
La Fondazione Albero della Vita, promotrice dell’esperimento sociale, vuole portare al centro gli interventi sulla persona che deve essere protagonista nel percorso di uscita dalla situazione di fragilità. Si passa quindi da una logica in cui le persone sono soltanto portatrici di bisogni, ad una in cui i soggetti in stato di bisogno sono dotati di risorse e capacità. E’ da questo presupposto che nasce la campagna #iodonofiducia, perchè per ripartire nella vita c’è bisogno di fiducia, in sè stessi e nel prossimo. Donare fiducia significa consentire a chi ha perso tutto di riappropriarsi dei propri valori.