Tari ridotta a chi dona cibo – Milano

Il nuovo regolamento della Tari è stato approvato: chi dona cibo alle mense dei poveri potrà avere uno sconto sulla tassa dei rifiuti.

Tari

Il comune di Milano si prepara a diventare una tra le prime città a spreco zero: un intervento che diviene parte centrale della food policy di Palazzo Marino nella città del post Expo. Ristoranti, bar, negozi di frutta e verdura, macellerie, mercati: tutte realtà che rientrano in una mappa che può arrivare a coinvolgere potenzialmente 10 mila attività commerciali. Ora che il nuovo regolamento sulla Tari è stato approvato dal Consiglio, la rete di donatori può partire. L’incentivo è un risparmio complessivo fino a 1,8 milioni di euro di Tari per le imprese.
Tutto ha avuto inizio lo scorso agosto 2016; oggi Milano è ufficialmente la prima metropoli ad aver tradotto in un provvedimento concreto le opportunità suggerite dalla legge antispreco. L’impegno di Milano è partito con 50 mila chili di pane e 91 mila chili di frutta recuperati dalle mense scolastiche; oggi è al vaglio un test per creare un circuito di ridistribuzione delle eccedenze nel Municipio 9. La novità della riduzione della tari può ora ampliare la rete di donatori e coinvolgere un numero sempre maggiore di imrpese. Iniziativa che Milano cercherà di portare anche nelle altre 17 realtà che hanno siglato il Patto dei sindaci sul cibo.

Le attività che intendono donare le loro eccedenze dovranno inviare al Comune entro la fine di aprile una dichiarazione di intenti. In questa lettera di adesione faranno presente la volontà di beneficiare dell’agevolazione oltre che indicare il nome dell’associazione a cui intendono far recapitare il cibo. Dall’altro canto anche le associazioni possono candidarsi. Lo sconto sulla Tari, che può arrivare fino al 50% della parte variabile della Tari, verrà attuato nel 2019 sulla base delle donazioni certificate.
Un anno per provare l’efficacia di questa nuova iniziativa che potrà incentivare la distribuzione delle eccedenze e il contrasto allo spreco alimentare. Un provvedimento, quello della riduzione della Tari, che renderà conveniente per i commercianti la donazione. Non mancano, al contempo, i dubbi sull’iniziativa che rischia di depotenziare lo strumento se non fosse cumulabile con altri incentivi.