Un mondo senza poveri: la sfida del secolo

Il 17 ottobre si celebra la giornata mondiale contro la povertà. Durante la prima edizione del 1987 fu padre Joseph Wresinski, nella speranza di un mondo senza poveri, a pronunciare la frase: “Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro”.

Un mondo senza poveri

Joseph Wresinski

Con il riconoscimento ONU della ricorrenza nel 1992, l’eliminazione della povertà è divenuto uno degli obiettivi da perseguire con maggior impegno e forza dalle organizzazioni umanitarie. Partendo proprio dal dato diffuso da Save the Children: cinque bambini ogni minuto muoiono nel mondo a causa della fame. Sono settemila ogni giorno. Basta moltiplicare questo numero per 365 giorni per capire la spaventosa entità di questo virus, chiamato povertà. Povertà e malnutrizione sono due facce della stessa problematica, che comportano disuguaglianze, analfabetismo, disoccupazione, condizioni igienico sanitarie precarie. Facendo degli esempi numerici, si parla di povertà assoluta quando un individuo, oppure una intera comunità, è costretto a vivere con meno di 1,90 dollari al giorno, pari a circa 1,63 euro. Tale somma in alcuni paesi consente di acquistare cibo, acqua e medicinale, quindi avere una vita dignitosa. Secondo i dati della Banca mondiale questa povertà assoluta riguarda circa 902 milioni di individui, ovvero 15 volte il numero dei cittadini italiani. Di questi, 430 milioni si trovano nell’Africa subshariana, che copre il 42,7% del totale, rappresentando la regione più povera del pianeta. Seguono l’Asia meridionale (18,8%), l’Asia orientale e la zona del Pacifico (7,2%), l’America Latina e i Caraibi (5,6%). Non è corretto, qundi, pensare alla povertà come un problema legato soltanto al Terzo Mondo. Negli Stati Uniti nel 2017 erano circa 39,6 milioni le persone povere. In Europa l’allarme povertà colpisce 118 milioni di individui. 5 milioni di persone, soprattutto nel Mezzogiorno, solo in Italia. Si tratta di dati che rappresentano un mondo intero che non può essere considerato senza poveri.

Oggi, 17 ottobre, nella giornata mondiale contro la povertà, si celebra lo sforzo e l’impegno nella lotta contro un problema che dilaga in tutto il mondo. Sono proprio le persone indigenti ad essere coinvolte per affrontare insieme questo problema; insieme a loro e a tutta la società civile viene scelto il tema della giornata delle Nazioni Unite. Tema che quest’anno è: “Dall’umiliazione ed esclusione alla partecipazione: porre fine alla povertà in tutte le sue forme”. L’argomento vuole sottolineare come la povertà non sia semplicemente privazione di beni di prima necessità, quanto piuttosto un fenomeno multidimensionale, che comprende diversi fattori. Fattori che rendono difficile immaginare un mondo senza poveri, ma al contempo lanciano alla società civile tutta la sfida del secolo nel cercare di eliminare questa piaga dal mondo.