La battaglia contro la plastica

Sono circa 100 mila i sacchetti di plastica, non ecologici, che ancora oggi vengono utilizzati ogni giorno nei mercati della città di Milano. Si tratta di una quotidiana violazione della legge che porta a distribuire 22 milioni di buste illegali ed inquinanti ogni anno. La battaglia contro i sacchetti di palstica è aperta dal 2011, anno in cui sono stati banditi dal Ministero dell’Ambiente.

Battaglia contro plastica

La normativa e le sanzioni

Le borse di plastica sono vietate dal 2011, mentre a partire dal 2014 sono state introdotte le prime sanzioni: dai 2.500 ai 25.000 euro per chi le commercializza. Parliamo di una norma recepita dai supermercati, ignorata da gran parte degli ambulanti. A Milano la situazione è critica: spesso molti ambulanti vengono riforniti al mattino da chi vende i sacchetti di plastica, prima dell’apertura del mercato. Sarebbe auspicabile intervenire su queste dinamiche ed intensificare controlli e sanzioni. Molti ambulanti adducono come giustificazione il fatto che un sacchetto biodegradabile non regge, ad esempio, 4 chili di carciofi.

Gli interventi in termini di sanzioni non sono mancati: lo scorso settembre 2016 sono state sequestrati 180 mila borse di plastica illegali. Il più grande sequestro, invece, è dello scorso 2015 in zona Sarpi dove gli agenti dell’unità antiabusivismo della polizia locale hanno sequestrato mille tonnellate di sacchetti in plastica che venivano importati e distribuiti illegalmente.

L’esempio del Ruanda

Mentre a Milano vige la battaglia contro i sacchetti di plastica, il Ruanda diviene modello per le scelte ambientali oculate.La Rivoluzione di questo paese è racchiusa oggi in gesti che venti anni prima potevano sembrare assurdi, proprio come bandire i sachhetti di plastica. E’ dal 2008 che il paese si pone quale obiettivo quello di mantenere un ambiente pulito e sano; bandire i sacchetti di plastica inquinante è l’azione primaria portata avanti. Questa azione ha fatto crescere la reputazione del Ruanda, rendendolo uno dei più puliti in Africa, oltre che creato opportunità di business per gli imprenditori locali che hanno investito in materiali di imballaggio alternativi. L’obiettivo del paese di raggiungere un’economia resistente ai cambiamenti climatici entro il 2050, lo ha portato a istituire il Fondo verde, un fondo di investimento innovativo, unico nel suo genere in Africa. Tale fondo sostiene i progetti migliori che siano in grado di sostenere la costruzione di una green economy.

La battaglia contro i sacchetti di plastica necessita di una continua sensibilizzazione ma anche di modelli esemplari e innovativi come il Ruanda. L’impegno per un ambiente sano e sostenibile deve essere condiviso da tutti, a più livelli.